E’ polemica sul ddl no rieleggibilità del Capo dello Stato. Quirinale: “Siamo sorpresi dalle interpretazioni”.
ROMA – E’ polemica sul ddl no rieleggibilità del Capo dello Stato. Il testo è stato presentato in Senato dai senatori Zanda e Perrini e potrebbe essere votato da Palazzo Madama nelle prossime settimane. Il disegno di legge, come riportato dal Corriere della Sera, prevede la non elezione del Capo dello Stato e l’abolizione del semestre bianco.
Si tratta di un cambio di passo fondamentale anche perché, in caso di approvazione, si darebbe il via libera alla possibilità di sciogliere le Camere anche negli ultimi sei mesi del presidente della Repubblica.
Le interpretazioni giornalistiche (e politiche)
Secondo molti questa mossa da parte del Pd sarebbe stata fatta per convincere il presidente Mattarella a restare ancora al Quirinale per un mandato a tempo. In particolare, la volontà dei dem sarebbe quella di confermare l’attuale Capo dello Stato almeno fino all’approvazione di questa riforma.
Un tentativo per avere dei mesi in più a disposizione per valutare meglio i nomi e provare a trovare un accordo con il resto della maggioranza. Delle ipotesi che, secondo quanto riferito dal Colle, non sono per nulla condivisi dal presidente Mattarella.
Le intenzioni di Mattarella
Il presidente Mattarella, come confermato anche dal Quirinale, ha ribadito più di una volta le sue intenzioni di lasciare il Quirinale al termine di questa esperienza e il decreto, almeno dalle ultime interpretazioni del Colle, rafforza questa ipotesi.
La partita è ancora aperta e sono molti i partiti che sperano in un cambio d’idea da parte dell’attuale Capo di Stato. Ma, almeno fino a questo momento, Mattarella ha ribadito la sua volontà e difficilmente ci sarà un passo indietro. Toccherà quindi alle forze politiche cercare di trovare un accordo per il futuro presidente della Repubblica, ma non sarà per nulla semplice.